Hockey prato Italia

SERIE B prato maschile 2009/2010
11/10/2009 HC Benevenuta - Genova Hockey 1980 1 - 3

12/10/2009 10:09
Buona la seconda. Dopo il pazzo-pari di Torino, la neonata squadra di presidente Ferrero centra la prima, storica vittoria nelle condizioni più difficili che potessimo immaginare. Negli ultimi cinque anni, il Cus Genova soltanto una volta aveva espugnato il campo della Benevenuta: il 14 ottobre 2007, punteggio 2-1, reti di Gavazzo e Rainone. Un campo difficile, un avversario sempre grintoso ai limiti dal fair play; partite rese ancora più ostiche dall'atteggiamento spesso spregiudicato, verbalmente e non solo, da parte dei padroni di casa.

Serie B

HC Benevenuta - Genova Hockey 1980 1-3

Grioli e soci si presentano certo non al meglio: tredici effettivi, compreso lo steso Grioli, e con due portieri (un solo cambio di movimento); con Vitiello e Zerbino acciaccati, e Bellone a casa influenzato, le premesse per una domenica particolarmente difficoltosa c'erano davvero tutte. Franza, a inizio partita, sussurra nell'orecchio del portiere Bertone: "Sei pronto? Oggi avrai da lavorare".

Si parte con Bertone in porta, Vitiello libero, Ferrari e Rusconi terzini, Grioli e Marmorato centrocampisti arretrati, Franza, Molecca e Zerbino centrocampisti avanzati, Coltelli e Kolp attaccanti. A disposizione Zero e Cervetto.

L'avvio di gara è per i padroni di casa, che nei primi dieci minuti si rovesciano in attacco con tutti gli effettivi. Al 2° subito una grande occasione per i locali: il primo corner corto della partita è per la Benevenuta, la soluzione alta, però, trova la perfetta opposizione con la mano, in tuffo, di Bertone. Al 5° minuto brividi per un nuovo corto braidese: la conclusione di Muò è precisa e la palla entra in porta, ma l'arbitro Parisi è bravissimo ad accorgersi dello stop effettuato dentro all'area genovese. Dopo quindici minuti si spegne la forza propulsiva dei blu-arancio, allo stesso tempo cresce la convinzione dei biancorossi che escono dal guscio e, alla prima vera occasione, passano. Franza dall'altezza della linea dei ventidue metri avversari serve Kolp, che è bravo nel movimento e ancor più bravo a tirare al volo: Cerutti battuto, gol! 0-1.
La reazione dei padroni di casa non va oltre tanto possesso palla: Vitiello e compagni difendono con ordine, rilanciando nei contropiedi Coltelli e Kolp, sempre pronti a raccogliere i lanci lunghi dalla difesa. Al 23°, grande occasione per Kolp che potrebbe raddoppiare, ma solo davanti a Cerutti tira debolmente, e centrale, sui cosciali di quest'ultimo. Si va al riposo sull'1-0 per i genovesi.

Dopo il lungo intervallo, necessario a rinnovare l'irrigazione del campo, si riparte con i padroni di casa nuovamente nel pieno delle proprie forze. Come nel primo tempo, i primi dieci minuti sono tutti loro appannaggio. Al 2° minuto c'è subito il pareggio. Terzo "corto" per i braidesi, Muò tira di "drive" e indirizza la palla nell'angolo alla destra di Bertone, questi tenta di opporsi in tuffo ma la palla è troppo forte, e troppo angolata: gol, 1-1.

E' a questo punto che Franza e soci compiono il miracolo, e trovano forze e stimoli per fare propria una partita che sembrava compromessa. Non si perdono d'animo, non si arroccano a difendere il pari; non si scaraventano in attacco disordinatamente. Niente di tutto questo. Semplicemente, continuano a giocare, ordinati come prima, difendendo la propria area durante le sfuriate aversarie, dando man forte agli attaccanti nelle azioni offensive. Come una squadra. La partita è sempre dura, ma l'arbitraggio, oggi, davvero buono, impedisce ogni esagerazione. Non servono nemmeno i cartellini: quando l'intensità delle fischiate è direttamente proporzionale alla gravità dell'infrazione, a volte basta un avvertimento verbale. Come quando Filippone atterra da dietro Franza, che aveva effettuato il "self-pass" e stava rilanciando l'azione dei suoi. Parisi fischia perentorio, corre verso l'autore del fallo e gli intima: "questo sarebbe mezzo giallo". Non sappiamo esattamente cosa questo significhi in termini cromatici (cartellino verde?) o pratici (tagliare il cartelino giallo a metà?); col senno del poi dobbiamo però riconoscere che l'avvertimento ha funzionato, e il cartellino sarebbe stato, probabilmente, inutile, perché isolato. Certo, a volte viene la tentazione di farsi giustizia da sé, come quando Ferrari, colpito a gioco lontano, si rivolge al suo avversario così: "Ma perché mi devi tirare i pugni?" Domande che avranno spiazzato il rude (e allibito) interlocutore allo stesso modo dei mezzi cartellini di Parisi, ma anche, ci par di poter dire, con lo stesso livello di efficacia. Altrettanto bene non è andata a Rusconi (ripetutamente colpito da palle vaganti), che ha dovuto lasciare il campo anzitempo per i colpi riceuti su mani e piedi. Peggio ancora è andata a Zerbino, i cui acciacchi non hanno potuto trovare il conforto della panchina, occupata dal compagno di sventure appena citato.

Ma la partita continua, signori, e - anche se non vorremmo mai arrivare alla fine - siamo giunti all'uno-due del K.O.
12° minuto: Coltelli fa tutto da solo. Riceve palla, entra da destra, prosegue sul fondo, e beffa il portiere in uscita con un push preciso sul primo palo. 1-2, Genova di nuovo avanti!
Otto minuti dopo triangolo Kolp-Cervetto, quest'ultimo - davero bravo nella circostanza - entra in area, potrebbe tirare ma ha l'intuizione di ripassare la palla a Kolp libero, che non delude le aspettative e tira al volo: è il 20°, ed è il gol del definitivo 1-3.

Il quarto d'ora finale è una sorta di assedio alla porta di Bertone, con i genovesi che si limitano ad allontanare la palla dalla propria area. Cinque corner corti di fila, che riportano alla mente gli spettri di Torino, sono sventati, questa volta, con efficacia. Nessuna disattenzione, questa volta. C'è un altro paio di opportunità in contropiede per Kolp (che avrebbe potuto fare almeno cinque gol!) e Cervetto. Ma finisce 3-1. E va bene, va bene così!

Vittoria, quindi, contro ogni pronostico. Ferrero spiega: "Dopo il 4-4 di Torino, non pensavo a una reazione così clamorosa. Io stesso avevo pronosticato una sconfitta. Sono sorpreso. Bravissimi!"

I veterani Bertone e Vitiello, a fine gara, ridono e scherzano come ragazzini. "Salutate la capolista", gridano all'unisono.

Franza è altrettanto felice, ma osserva: "E pensare che ora potevamo avere 6 punti, e la qualificazione in tasca. Peccato per il pari di Torino. Oggi, però, siamo stati perfetti. Abbiamo fatto tesoro degli errori di una settimana fa, e questa volta abbiamo giocato per 70 minuti!"

Grioli taglia corto: "Va bene così, godiamoci la vittoria di oggi. Vincere con umiltà è stata una grande lezione, per tutti!"

Nell'altra partita in classifica, il Savona ha avuto la meglio di un rabberciato Torino (che ha giocato in soli 9 uomini, assenti i migliori) con un perentorio 11-0. Fuori classifica, Bonomi e Cernusco hanno impattato (2-2). Classifica: Genova 4, Savona 3, Torino 1, Benevenuta 0.
Nell'altro sottogirone, il Cus Genova ha avuto la meglio del Liguria (2-1) mentre il Pisa ha sconfitto le riserve del Superba per 6-1. Classifica: Cus Genova 3, Pisa e Hc Genova 1, Liguria 0.

Il campionato, adesso, si prende una piccola pausa: domenica prossima, infatti, torna la Coppa Italia, con le sfide Superba - Genova '80 e Liguria - Hc Genova. Riposa il Cus (impegnato con la squadra under 21).

Ufficio stampa Genova Hockey 1980







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